Mi capita spesso di affrontare il tema che ho provato a raccontare con questo libro e che coraggiosamente è riportato nel titolo, perché la professione che svolgo abitualmente è quella del “Consulente del Lavoro”.
É stato l’amico Andrea Montuschi, creativo e narratore oltre che presidente di una cooperativa che si occupa della elaborazione di videogiochi formativi per l’infanzia, a suggerirmi nel novembre del 2021 di scrivere, dopo poco più di un decennio di impegno e attività sulla materia, un libro sulla mia professione per poterla raccontare ai bambini.
L’idea, per quanto ardita, mi ha colpito immediatamente, e ho iniziato a pensare come avrei potuto eseguire il progetto.
Da anni cerco di divulgare contenuti collegati alla mia materia e all’evoluzione normativa del settore, scrivendo articoli sul mio blog, su quotidiani online e su circolari informative che con continuità inviamo ai Clienti dello Studio. Per questo mi sono detto: perché no, proviamoci!
Poco dopo, mentre pensavo a come sviluppare i contenuti, mi sono imbattuto in temi filosofici collegati all’essenza delle cose e della persona, in quanto tale, nelle azioni.
In quel istante, come per magia, ho pensato che fosse più opportuno provare a preparare un contenuto rivolto ai più piccoli che però fosse ancor più radicato in ciò che sento e penso sia il Lavoro. In modo stringente, sintetico, lavorando sulle immagini. Come farei se dovessi spiegarlo a mia figlia, Anna Oriente, che è sempre molto interessata all’argomento.
Nel predisporre la bozza mi sono accorto che quanto proposto testualmente e progettualmente non era soltanto la divulgazione indiretta di principi costituzionali e della loro declinazione sulla materia specifica del Lavoro, ma anche quanto la mia famiglia e i miei genitori mi avevano trasmesso sullo stesso, ossia l’importanza di avere passione per le proprie attività, di esserne profondamente soddisfatti e felici, di realizzare i propri principi e i propri valori personali attraverso di esse. Perché il Lavoro è forse la più sociale delle nostre attività quotidiane, il modo più naturale per condividere, aiutare e partecipare attivamente a un contesto comune.
Credo che non includere tale insieme valoriale nella sfera dell’educazione possa produrre tanta scontentezza individuale - e di conseguenza collettiva - una volta arrivati all’età adulta. Penso anche che vivere l’occupazione, che ci impegna per la maggior parte delle nostre giornate, in modo costruttivo e consapevole sia utile sia a se stessi sia agli altri, soprattutto al fine della realizzazione di un sistema collettivo che possa reggere alle forti onde d’urto cui il neoliberismo e il capitalismo spinto ci portano ciclicamente.
Per definire l’elaborato ho pensato di coinvolgere due professioniste che stimo, l'illustratrice Agata Matteucci e Pamela Gioacchini, Responsabile dell’Atelier dei Piccoli di Bologna, realtà virtuosa per l’educazione dell’infanzia.
La collaborazione di Pamela è stata fondamentale per redigere un’introduzione pedagogica, per capire a fondo le potenzialità ed eventualmente avvallare il progetto, che mi ero prefisso di portare a compimento entro la fine del 2022 e che come detto è molto al di fuori delle ordinarie attività della mia professione, che occupano gran parte delle mie giornate.
Le immagini sono state elaborate da Agata per portare i lettori, bambini e genitori, a pensare e riflettere su quale sia la portata delle azioni primarie svolte dal e nel lavoro. Il racconto è nelle immagini e negli occhi di chi avrà piacere di scorrere le pagine e soffermarsi sui concetti, ma senza vincoli.
Ognuno potrà adattarne uno proprio, declinandolo secondo i suoi personali principi.

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