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Writer's pictureLorenzo Berselli

Rapporto di lavoro: le novità introdotte dal Collegato Lavoro

L’11 dicembre 2024, il Senato ha approvato il Disegno di Legge n. 1264, noto come Collegato Lavoro, un provvedimento che apporta significative modifiche alla normativa sul lavoro a partire dal 2025. Integrato nella legge di bilancio, il testo introduce cambiamenti rilevanti per aziende e lavoratori. Vediamo le principali novità, in sintesi.


Sicurezza sul lavoro: nuove misure di controllo e trasparenza

Il decreto legislativo 81/2008 viene aggiornato con interventi mirati al miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro. Tra le novità:

  • Creazione di una Commissione per gli interpelli presso il Ministero del Lavoro.

  • Obbligo di redigere una relazione annuale sullo stato della sicurezza.

  • Rafforzato il ruolo del medico competente, che dovrà valutare gli esami clinici pregressi per evitare esami inutili e ripetitivi.


Cassa integrazione: obbligo di comunicazione preventiva

L’articolo 6 introduce un controllo più stringente sull’accesso alla cassa integrazione. I lavoratori che svolgono altre attività lavorative senza comunicazione preventiva all’INPS perderanno il diritto al trattamento economico per le giornate di lavoro non autorizzate.


Fondi di solidarietà bilaterali: flessibilità e gestione mirata

Il Collegato Lavoro consente il trasferimento di risorse dai fondi di integrazione salariale a nuovi fondi bilaterali. Questo meccanismo mira a garantire una maggiore efficacia nella gestione delle esigenze di settori specifici.


Somministrazione e lavoro stagionale: semplificazione normativa

Le nuove regole semplificano la somministrazione di lavoro, favorendo l’inserimento di lavoratori svantaggiati o beneficiari di ammortizzatori sociali. Inoltre, è stata fornita un’interpretazione autentica delle attività stagionali, includendo periodi di intensificazione lavorativa come quelli natalizi o estivi.


Apprendistato e formazione: investimenti strategici

Il provvedimento punta a rafforzare le politiche formative, prevedendo maggiori risorse per l’apprendistato e incentivando l’integrazione tra percorsi di formazione e fabbisogni del mercato del lavoro.


Assenza ingiustificata: risoluzione del rapporto di lavoro

Una delle norme più discusse riguarda la possibilità per i datori di lavoro di risolvere il rapporto in caso di assenza ingiustificata protratta oltre i 15 giorni, salvo comprovate cause di forza maggiore.


Smart working: nuove regole per le comunicazioni

Per quanto riguarda il lavoro agile, viene stabilito un termine massimo di 5 giorni per comunicare l’inizio, la modifica o la cessazione dell’attività da remoto.


Le disposizioni richiederanno ulteriori decreti attuativi per entrare pienamente in vigore. L’impatto di queste riforme sarà valutato nei prossimi mesi, ma il Collegato Lavoro si pone l’obiettivo di bilanciare la flessibilità richiesta dal mercato con la tutela dei lavoratori.


Naspi: dimissioni di fatto

Una delle principali novità introdotte dal DDL lavoro riguarda l’introduzione delle dimissioni di fatto, pensate per contrastare l’abuso del sistema Naspi.

Il nuovo meccanismo prevede che, in caso di 16 giorni di assenza ingiustificata, il rapporto di lavoro venga considerato risolto per volontà del lavoratore, senza necessità di dimissioni telematiche.


Dal 17° giorno di assenza, il rapporto di lavoro si considera automaticamente risolto. Il datore di lavoro è tenuto a:


  • Comunicare la cessazione del rapporto all’INPS e all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL).

  • Evitare il pagamento del ticket di licenziamento.


Il lavoratore considerato dimissionario non avrà diritto alla Naspi, riservata solo a chi perde involontariamente il posto di lavoro.








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