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Writer's pictureLorenzo Berselli

Anticipazioni Legge di Bilancio 2023: possibili proroghe per gli sgravi contributivi

La bozza della Legge di Bilancio per il 2023, approvata dal Consiglio dei Ministri il 21 novembre scorso ed in attesa dell’autorizzazione da parte dell’Unione Europea, per la piena applicazione delle misure, proroga gli sgravi contributivi per le nuove assunzioni in scadenza il 31 dicembre 2022.


In particolare, la proposta è quella di prorogare gli sgravi contributivi finalizzati a favorire le assunzioni di donne, percettori di reddito di cittadinanza e giovani under 36.


Al fine di incentivare le assunzioni in quota rosa, sarà esteso lo sgravio contributivo del 100%, nel limite massimo di € 6.000 annui, alle assunzioni di donne lavoratrici, a decorrere dal 1º gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.


Il beneficio trova applicazione nei casi di:


  • Proroga del contratto, in conformità alla disciplina del rapporto di lavoro a tempo determinato, fino al limite complessivo di 12 mesi;

  • Trasformazione a tempo indeterminato dei rapporti di lavoro a termine non agevolati, per 18 mesi a decorrere dalla data di trasformazione.


Il requisito dello svantaggio della lavoratrice deve ricorrere alla data dell'evento per il quale si intende richiedere il beneficio.


Al fine promuovere l’inserimento nel mercato del lavoro dei beneficiari del Rdc, è riconosciuto, a decorrere dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, per un periodo massimo di 12 mesi, l'esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati che assumono lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL nel limite massimo

€ 6.000 annui, riproporzionati su base mensile.


L’esonero è riconosciuto anche per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate nell’anno 2023.


La bozza della Legge di Bilancio 2023 prevede l’estensione dell'esonero contributivo pari al 100%, per un periodo massimo di 36 mesi, nel limite di € 6.000 annui, ai lavoratori che, alla data della prima assunzione, non abbiano compiuto il 36° anno di età e non sono stati occupati a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro nel corso dell'intera vita lavorativa.


L’esonero spetta alle nuove assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni dei contratti a tempo determinato effettuate nel 2023; con l’esclusione dei contratti di apprendistato, di lavoro domestico, di lavoro a chiamata o intermittente a tempo determinato, prestazioni occasionali o di lavoro a tempo indeterminato di personale con qualifica dirigenziale.


Potranno fruire del beneficio i datori di lavoro che non abbiano proceduto, nei 6 mesi precedenti all'assunzione, né procedano nei 9 mesi successivi alla stessa, a licenziamenti collettivi nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva o a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo.


Il datore di lavoro, per poter fruire legittimamente dei benefici previsti dalla bozza della Legge di Bilancio 2023 deve:


  • Essere in possesso del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva);

  • Rispettare il diritto di precedenza;

  • Non deve esservi nessuna sospensione dal lavoro in atto, che sia connessa a una crisi o riorganizzazione aziendale;

  • L’assunzione non deve riguardare i lavoratori licenziati nei 6 mesi precedenti da parte di un datore di lavoro che, al momento del licenziamento, presenti assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli del datore di lavoro che assume o utilizza in somministrazione, oppure risulta con quest’ultimo in rapporto di collegamento o controllo;

  • L’assunzione non deve costituire attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva.






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