Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 16 Novembre u.s., ha approvato il “Documento programmatico di bilancio”, trasmesso successivamente alla Commissione UE per il monitoraggio e valutazione delle politiche di bilancio dei paesi dell'area euro.
Di seguito una sintesi delle proposte presenti nella bozza della Legge di Bilancio 2024:
1. Esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti
Dal 1° Gennaio 2024 al 31 Dicembre 2024, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riproposto l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore pari al:
6%, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l'importo mensile di € 2.692,00.
7% nel caso in cui la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda i € 1.923,00.
2. Misure fiscali per il welfare aziendale
Premi di produttività: riconfermata anche per il 2024 la detassazione dei premi di produttività al 5% anziché il 10% normalmente previsto.
Fringe benefit: Per il periodo di imposta 2024, viene stabilito un innalzamento, del fringe benefit, da € 258,23 a € 1.000,00 per tutti i lavoratori. Le somme comprese nell’esenzione non riguarderanno solo le utenze domestiche, ma anche le somme rimborsate per il pagamento dell’affitto prima casa ovvero per il pagamento degli interessi, per il pagamento del mutuo sulla prima casa. Il limite viene rideterminato anche per i lavoratori con figli, a € 2.000,00 in luogo dei € 3.000,00 previsti dalla disciplina attualmente vigente. Ai fini della disposizione si tiene conto anche dei figli nati fuori dal matrimonio riconosciuti, figli adottati o in affidamento.
3. Detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere e termali
Per il periodo dal 1° Gennaio al 30 Giugno del 2024 dovrebbe essere riconosciuto ai lavoratori del settore turistico un trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario. Tale disposizione si applica a favore dei lavoratori dipendenti del settore privato, titolari di reddito da lavoro dipendente di importo non superiore, nel periodo d’imposta 2023, a € 40.000,00. Il trattamento integrativo viene riconosciuto dal datore di lavoro, quale sostituto di imposta, su richiesta del lavoratore, che attesta per iscritto l’importo del reddito da lavoro dipendente conseguito nell’anno 2023.
Nell’ipotesi sopra riportata, il sostituto d'imposta compensa il credito maturato per effetto dell'erogazione del trattamento integrativo speciale mediante compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
4. Revisione delle aliquote IRPEF
Vengono ridotti a tre gli scaglioni di reddito e delle aliquote corrispondenti:
23% per redditi fino a € 28.000,00;
35% per redditi superiori a € 28.000,00 e fino a € 50.000,00;
43% per redditi che superano € 50.000,00.
Sempre per il solo anno 2024, viene previsto un innalzamento della detrazione per i titolari di reddito da lavoro dipendente da € 1.880,00 a € 1.995,00. In tal modo, si amplia fino a € 8.500,00 la soglia di no tax area prevista per i redditi da lavoro dipendente.
5. Misure a sostegno delle famiglie
Viene previsto, per il solo anno 2024:
L’aumento a due mesi retribuiti all’80% della retribuzione, in alternativa tra i genitori, del congedo parentale per i genitori con figli fino a 6 anni;
L’incremento del bonus asili nido, elevato a € 2.100,00, con riferimento ai nati a decorrere dal 1° gennaio 2024, per i nuclei familiari con un ISEE fino a € 40.000, nei quali sia già presente almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni.
Dovrebbero essere destinati 200 milioni di euro per rinnovare il contributo straordinario per affrontare i costi energetici elevati e fornire un bonus sociale sull'elettricità. Questo beneficio è rivolto alle fasce più deboli della popolazione e sarà disponibile nel primo trimestre dell'anno successivo, quando i consumi energetici sono più alti.
6. Decontribuzione delle lavoratrici con figli
Per le madri lavoratrici assunte con contratto a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, le proposte avanzate prevedono un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali a carico della lavoratrice, nel limite massimo di € 3.000 annui.
Tale esonero può avere durata di:
Un anno per le madri con due figli (fino ai 10 anni del figlio minore);
Tre anni per le madri con tre figli (fino ai 18 anni del figlio più piccolo).
7. Quota 104
Il Disegno di Legge prevede una nuova tipologia di pensionamento anticipato (aumentato di un anno rispetto a quanto previsto dalla Legge di Bilancio per il 2023) che permette ai lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, e ai lavoratori autonomi e parasubordinati iscritti alle gestioni previdenziali INPS, di accedere al pensionamento anticipato con almeno 41 anni di contributi e 63 anni di età anagrafica.
8. Opzione donna
Confermata Opzione donna solo per le categorie già individuate dalla legge di Bilancio per il 2023, ovvero lavoratrici licenziate o dipendenti in aziende con tavolo di crisi aperto presso il Ministero; con disabilità pari o superiore al 74% o che assistono, da almeno 6 mesi, persone disabili conviventi, con handicap in situazione di gravità ex legge 104/1992.
Cambieranno i requisiti legate all’età:
61 anni per le lavoratrici senza figli;
60 anni per le donne con 1 figlio,
59 anni per le donne con 2 o più figli.
Le proposte sopra elencate risultano essere le più importanti novità previste in materia di Lavoro e Previdenza, dalla bozza della Legge di Bilancio 2024, che ad oggi attende la piena approvazione e la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
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