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Bonus Donne 2025: istruzioni operative e opportunità per le imprese

  • Writer: Lorenzo Berselli
    Lorenzo Berselli
  • 22 hours ago
  • 2 min read

Con la pubblicazione della Circolare INPS n. 91 del 12 maggio 2025, diventa pienamente operativa l’agevolazione contributiva prevista dall’art. 23 del D.L. 60/2024, convertito con modificazioni dalla Legge 95/2024. Si tratta del cosiddetto Bonus Donne, una misura finalizzata a incentivare l’assunzione stabile di lavoratrici in condizione di svantaggio.


Beneficiari dell’incentivo

L’agevolazione si rivolge a datori di lavoro privati di qualsiasi settore, compresi quelli agricoli, purché non appartenenti alla Pubblica Amministrazione.

È prevista l’esclusione espressa per i rapporti di lavoro domestico e per quelli di apprendistato, per i quali già vigono aliquote agevolate.


Requisiti delle lavoratrici

L’esonero contributivo si applica alle assunzioni a tempo indeterminato, effettuate entro il 31 dicembre 2025, di donne che rientrano in almeno una delle seguenti categorie:

  1. Disoccupate da almeno 24 mesi, senza limiti territoriali.

  2. Disoccupate da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni comprese nella Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).

  3. Occupate in settori o professioni a forte disparità occupazionale di genere, individuati annualmente con decreto ministeriale.


Misura dell’esonero

L’incentivo consiste in un esonero totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con un limite massimo mensile di 650 euro per ciascuna lavoratrice.Restano esclusi i premi INAIL e alcuni contributi specifici (es. Fondi bilaterali, contributo per la formazione continua).

La durata dell’esonero varia in base alla categoria della lavoratrice assunta:

  • 24 mesi per disoccupate da almeno 24 mesi o residenti nelle ZES;

  • 12 mesi per lavoratrici impiegate in settori con disparità di genere.


Condizioni per la fruizione

L’accesso all’esonero è subordinato al rispetto di precisi requisiti normativi:

  • Incremento occupazionale netto: l’assunzione deve aumentare la media dei lavoratori presenti nei 12 mesi precedenti, calcolata in unità di lavoro annuo.

  • Regolarità contributiva (DURC), rispetto delle norme su salute e sicurezza sul lavoro e corretto inquadramento contrattuale.

  • Domanda preventiva all’INPS, da presentare prima dell’assunzione.

  • Assenza di cumulo con altri incentivi sulla stessa lavoratrice (es. Decontribuzione Sud, incentivi NASpI, assunzione disabili).

Inoltre, l’agevolazione non è ammessa in caso di obbligo legale o contrattuale di assunzione, né in caso di licenziamento nei sei mesi precedenti da parte di datori di lavoro collegati.


Limiti di spesa

L’agevolazione è soggetta a un tetto massimo di spesa annuale. Il budget disponibile per l’anno 2025 è di 121,7 milioni di euro, aumentato rispetto alla previsione iniziale.

L’INPS provvede al monitoraggio dei fondi. In caso di esaurimento, non verranno accolte ulteriori domande.


Ambito operativo

L’agevolazione si applica anche ai contratti part-time (con massimale proporzionalmente ridotto) e ai contratti a tempo indeterminato a scopo di somministrazione. Sono invece esclusi i rapporti a termine, intermittenti, occasionali o derivanti da trasformazioni di contratti a termine già in essere.

L’intera disciplina è consultabile nella Circolare INPS n. 91/2025, allegata al presente articolo, che fornisce indicazioni dettagliate su modalità di esposizione nei flussi Uniemens, istruzioni contabili, compatibilità con la normativa europea sugli aiuti di Stato e requisiti formali per la corretta fruizione del beneficio.

L’applicazione dell’incentivo richiede un’attenta verifica preventiva dei requisiti soggettivi e oggettivi, anche in funzione dei limiti di bilancio disponibili.






 
 
 

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