Permesso di soggiorno e rapporto di lavoro subordinato
- Lorenzo Berselli

- Aug 1
- 4 min read
Il permesso di soggiorno costituisce un istituto giuridico fondamentale nell’ambito del diritto dell’immigrazione, in quanto strumento attraverso cui lo Stato disciplina la permanenza dei cittadini extracomunitari sul proprio territorio.
Il rilascio di tale titolo abilita lo straniero a soggiornare e, in presenza di specifici requisiti, anche a svolgere attività lavorativa subordinata o autonoma, nel rispetto delle disposizioni contenute nel quadro normativo vigente. Per le aziende, la regolare assunzione di lavoratori stranieri consente di evitare responsabilità civili, amministrative e penali connesse al lavoro irregolare.
Normativa di riferimento
Il sistema giuridico italiano in materia di immigrazione si fonda sul D.Lgs. 286/1998 (Testo Unico sull'Immigrazione), integrato dal DPR 394/1999. La più recente evoluzione normativa è rappresentata dal DL 145/2024, convertito nella Legge 187/2024, che ha introdotto importanti riforme in tema di gestione dei flussi migratori, conversione dei permessi e contrasto al lavoro irregolare.
Caratteristiche e durata del permesso di soggiorno per motivi lavorativi
Lavoro stagionale: validità massima 9 mesi
Lavoro subordinato (tempo determinato o indeterminato): validità massima 2 anni
Lavoro autonomo: validità massima 2 anni
Il rinnovo del permesso è subordinato alla presentazione di istanza entro 60 giorni dalla scadenza e all'accertamento della permanenza dei requisiti previsti per il primo rilascio.
Procedura di assunzione mediante Decreto Flussi
L’assunzione di lavoratori extracomunitari residenti all’estero avviene tramite l’autorizzazione al lavoro (nulla osta), rilasciata sulla base delle quote annuali stabilite dal cosiddetto "Decreto Flussi".
La procedura è integralmente gestita attraverso il portale ALI e richiede:
Autenticazione tramite SPID
Compilazione telematica della domanda (entro i termini indicati dal decreto)
Verifica di indisponibilità di manodopera sul territorio nazionale (tramite CPI), automaticamente soddisfatta in assenza di riscontro entro 8 giorni
Per l’anno 2025:
Termine per la precompilazione: 31 luglio (lavoro stagionale)
Click day: 1° ottobre (lavoro stagionale)
Contratto di soggiorno
Elemento chiave della procedura di regolarizzazione, il contratto di soggiorno obbliga il datore di lavoro a:
Fornire garanzia di sistemazione abitativa per il lavoratore
Sostenere le spese di rimpatrio in caso di necessità
Redigere e trasmettere il documento con firma digitale entro 8 giorni dall'ingresso dello straniero in Italia
Conversione del permesso stagionale in subordinato
La conversione del permesso stagionale in permesso per lavoro subordinato può avvenire senza limiti di quota, a condizione che il permesso stagionale sia stato rilasciato dal 1° gennaio 2024 in poi (art. 24-bis D.Lgs. 286/1998 come modificato dal DL 145/2024).
Condizioni essenziali per l’accesso:
Svolgimento di almeno 3 mesi di lavoro stagionale (nella prassi agricola: 39 giornate di lavoro)
Offerta di contratto di lavoro subordinato con orario minimo settimanale di 20 ore
Richiesta di conversione presentata entro i termini, con permanenza regolare sul territorio nazionale anche in attesa dell’esito della domanda
Permesso per "casi speciali"
L’articolo 18-ter del Testo Unico, introdotto dal DL 145/2024, consente il rilascio di un permesso di soggiorno per vittime di sfruttamento lavorativo.
Tale titolo:
Ha durata iniziale di 6 mesi, rinnovabile fino a 1 anno
È convertibile in permesso per lavoro subordinato, autonomo o per studio
Si configura come strumento di tutela e di emersione del lavoro irregolare
Obblighi del datore di lavoro
Il datore che intenda assumere lavoratori stranieri ha i seguenti obblighi:
Comunicazione preventiva agli enti competenti (INPS, INAIL, CPI)
Invio digitale del contratto di soggiorno e documentazione correlata
Asseverazione da parte di soggetti abilitati
Supporto nella gestione del permesso (rinnovo, conversioni, verifiche documentali)
Sanzioni in caso di irregolarità
Il mancato rispetto della normativa può comportare:
Sanzioni amministrative da 1.800 a 10.800 euro per ogni lavoratore irregolare, aumentabili fino a 36.000 euro in caso di recidiva o sfruttamento
Sospensione dell’attività produttiva
Sanzioni penali con reclusione da 6 mesi a 3 anni (art. 22, comma 12, D.Lgs. 286/1998)
Responsabilità penale per contraffazione o uso di documenti falsi
Conseguenze dell'assunzione illegittima
Oltre alle sanzioni economiche e penali, il ricorso a lavoro non regolare:
Determina l’emersione di fenomeni di sfruttamento e precarietà
Incide negativamente sulla concorrenza tra imprese
Priva il sistema previdenziale e fiscale di risorse legittime
Buone pratiche per la compliance
Utilizzare sistemi digitali per il monitoraggio delle scadenze
Conservare in modo conforme la documentazione relativa ai permessi e ai contratti
Attivarsi con congruo anticipo per le pratiche di rinnovo o conversione
Ricorrere a professionisti del settore per l’assistenza giuridica e amministrativa
FAQ — Domande frequenti
Cos'è il permesso di soggiorno e su quali fonti normative si basa?
È un atto amministrativo che autorizza il cittadino straniero extracomunitario a permanere legalmente in Italia. Le fonti principali sono il D.Lgs. 286/1998, il DPR 394/1999 e la Legge 187/2024.
Quando deve essere presentata la domanda di rilascio?
Entro 8 giorni lavorativi dall’ingresso nel territorio nazionale, presso la Questura competente.
Quali sono le principali tipologie di permesso per motivi lavorativi?
Lavoro subordinato stagionale: massimo 9 mesi
Lavoro subordinato non stagionale: massimo 2 anni
Lavoro autonomo: massimo 2 anni
Cosa prevede il Decreto Flussi?
Stabilisce il numero massimo di ingressi per motivi di lavoro. La domanda si presenta tramite il portale ALI con SPID.
Come si ottiene il nulla osta al lavoro?
Inviando una richiesta telematica corredata dalla documentazione prevista, inclusi contratto di soggiorno, prova di alloggio e requisiti reddituali.
Quali sono le conseguenze in caso di permesso scaduto?
Il lavoratore deve richiedere il rinnovo entro 60 giorni. Trascorso tale termine, diventa irregolare con perdita dei diritti correlati e possibili sanzioni per il datore.
Chi è qualificabile come datore di lavoro ai fini della normativa?
Soggetti privati o giuridici che promuovono l’assunzione, incluse famiglie, imprese e cooperative.
Quali sono i rischi giuridici per il datore di lavoro?
Reclusione fino a 3 anni e sanzioni pecuniarie, in caso di violazione della normativa sul lavoro e sull'immigrazione.
Come garantire la conformità normativa aziendale?
Tramite controllo interno continuo, uso di strumenti digitali e collaborazione con esperti in diritto dell’immigrazione e del lavoro.





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