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San Francesco d’Assisi festa nazionale: cosa cambia per lavoratori e buste paga

  • Writer: Lorenzo Berselli
    Lorenzo Berselli
  • Sep 29
  • 3 min read

Il 23 settembre 2025 la Camera ha approvato la proposta di legge che istituisce il 4 ottobre come festa nazionale di San Francesco d’Assisi, inserendola nell’elenco delle festività della Legge n. 260/1949.


Fino alla promulgazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 4 ottobre resta “solennità civile” senza gli effetti di giornata festiva ai sensi della legge 260/1949 (L. 132/1958; L. 260/1949).


Secondo la previsione il 4 ottobre avrà gli stessi effetti delle altre festività: riposo retribuito e, in caso di lavoro, maggiorazioni secondo il CCNL applicato. La prima applicazione dal 2026, in prossimità dell’ottavo centenario della morte del Santo.


Cos’è e a chi si applica

La proposta istituisce il 4 ottobre come festa nazionale con effetti civili di legge: riposo festivo nei luoghi di lavoro e divieto di compiere determinati atti giuridici, come già previsto per le festività indicate dall’articolo 2 della L. 260/1949.


La giornata, oggi qualificata come solennità civile in onore dei patroni d’Italia San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena, fu istituita dalla L. 132/1958 senza effetti di chiusura generalizzata (L. 132/1958).


La nuova qualificazione si applicherà a tutti i lavoratori subordinati di settori pubblico e privato, fermo restando il funzionamento dei servizi essenziali e le specifiche deroghe o turnazioni disciplinate dai contratti collettivi. (L. 260/1949; L. 132/1958; dossier Camera).


Requisiti e condizioni

Con l’inserimento del 4 ottobre nell’art. 2 L. 260/1949, quel giorno diverrebbe festivo a tutti gli effetti: si osserva il completo orario festivo e si applicano le regole tipiche di retribuzione per festività non lavorata o lavorata (L. 260/1949, art. 2 e 5). Se la festività cade di domenica, spetta un’ulteriore quota giornaliera oltre alla normale retribuzione (modifica introdotta dalla L. 90/1954 all’art. 5 L. 260/1949).


Le percentuali di maggiorazione per lavoro prestato nel giorno festivo sono definite dai CCNL applicati (es. commercio, metalmeccanici, ecc.), che possono prevedere anche riposo compensativo; resta inderogabile il diritto al riposo settimanale di 24 ore (Cost., art. 36; D.Lgs. 66/2003). In giurisprudenza, il lavoro in festività infrasettimanale richiede il consenso del lavoratore, salvo che il CCNL preveda turnazioni su 7 giorni: in tal caso l’obbligo può discendere dalla disciplina collettiva (Cass. 16592/2015; Cass. 29907/2021). (L. 260/1949; L. 90/1954; D.Lgs. 66/2003; giurisprudenza).


FAQ

Il 4 ottobre 2025 è già festivo? No. Finché il Parlamento non approva definitivamente e la legge non è pubblicata in G.U., il 4 ottobre rimane solennità civile senza effetti civili di festività. (L. 132/1958; stato iter al 29/09/2025).


Da quando si applicheranno gli effetti in busta? Dalla data di entrata in vigore della legge dopo la pubblicazione in Gazzetta; la prima applicazione pratica è attesa per il 2026, salvo diversa decorrenza nel testo finale. (Regole generali sull’entrata in vigore; iter in corso).


Cosa succede se la festività cade di domenica? Spetta una ulteriore quota giornaliera oltre alla normale retribuzione (L. 260/1949 art. 5 come modificato da L. 90/1954).


Se lavoro il 4 ottobre festivo, quali maggiorazioni mi spettano? Oltre alla normale retribuzione festiva, la paga delle ore lavorate con maggiorazione festiva secondo CCNL; se incide sul riposo settimanale, anche riposo compensativo. (L. 260/1949 art. 5; D.Lgs. 66/2003).


ree

Sono considerati giorni festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici, oltre al giorno della festa nazionale, i giorni seguenti:

  • tutte le domeniche;

  • il primo giorno dell’anno;

  • il giorno dell’Epifania;

  • il giorno della festa, di San Giuseppe;

  • il 25 aprile: anniversario della liberazione;

  • il giorno di lunedi dopo Pasqua;

  • il giorno dell’Ascensione;

  • il giorno del Corpus Domini;

  • il 1 maggio: festa del lavoro;

  • il giorno della festa dei santi Apostoli Pietro e Paolo;

  • il giorno dell’Assunzione della B. V. Maria;

  • il 4 ottobre: festa nazionale di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia;

  • il giorno di Ognissanti;

  • il 4 novembre: giorno dell’unità nazionale;

  • il giorno della festa dell’Immacolata Concezione;

  • il giorno di Natale;

  • il giorno 26 dicembre.


 
 
 

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